Convinto che lo stile sia una pratica culturale globale, anziché una categoria, Mirko Rizzi si sposta facilmente tra ruoli diversi. Se la contaminazione dei linguaggi è l’essenza dello scenario contemporaneo, la pratica quotidiana di Rizzi è un’applicazione pratica di questa teoria.
Mirko Rizzi trasforma concettualizzazioni in elementi estetici, utilizzando questi ultimi come strumenti di comunicazione. Affronta il mondo immateriale rendendolo uno scenario concreto. Essenzialità concentrazione, passione e coinvolgimento sono la chiave del suo linguaggio espressivo. L’opera di Rizzi parla di creatività senza confini, autenticità e radicalismo, al di fuori della retorica. Tutta l’energia va assegnata all’immaginario, perché la realtà è un prodotto della fantasia.
Mirko Rizzi dirige campagne, cura spazi e, più in generale, inventa. È videomaker nelle campagne pubblicitarie di Marsèll, con protagonisti artisti non ancora famosi, e è responsabile delle attività di Marsèlleria Permanent Exhibition, la piattaforma multidisciplinare che ha creato nel 2009. È anche la mente di Gabbianacci, galleria d’arte in persistente cambiamento, inaugurata nel 2011 in via Cadore. Se vuoi proprio definirlo, è – senza troppa prosopopea – un concept designer.